Parte “Two months, two millions”, il nuovo reality sul poker

2m2mm

Il Poker diventa sempre più parte della quotidianità della grande massa, e il piccolo schermo si adegua proponendo un nuovo reality sulla scia del successo di “Poker Island”: dal 16 Agosto partirà su G4 TV (una delle più seguite tv americane) il nuovo programma “Two Months Two Millions”, 10 episodi da mezz’ora l’uno di emozionanti e sane partite di poker online.
Il reality avrà per protagonisti i campioni degli High Stakes su internet Dani “Ansky” Stern, Brian “Flawless_Victory” Roberts, Jay “pr1nnyraid” Rosenkrantz e Emil “Whitelime” Patel, che avranno gli occhi delle telecamere puntati mentre cercheranno di raggiungere l’obiettivo dei 2 milioni di dollari di vincite in 2 mesi di gioco.
La location è quella di una lussuosa villa di 1000 metri quadrati nel cuore di Las Vegas a pochi chilometri dalla Strip, il famoso viale commerciale di Sin City, e il gruppo di rounders potrà contare su un bankroll collettivo da spendere sui tavoli verdi virtuali all’interno di una stanza creata ad hoc per le sfide, con quattro schermi al plasma di dimensioni tutt’altro che casalinghe e computer preparati per il multitabling.
Special guest stars saranno i celebri Tom Durrrr Dwan – protagonista di numerose sessioni online – e il grande David Benyamine.
I riflettori stanno quindi per accendersi all’interno della casa di “Two Months, Two Millions” e gli americani amanti del poker si preparano a seguire le vicende di questi campioni: riusciranno a vincere la loro sfida personale?

Il Poker diventa sempre più parte della quotidianità della grande massa, e il piccolo schermo si adegua proponendo un nuovo reality sulla scia del successo di “Poker Island”: dal 16 Agosto partirà su G4 TV (una delle più seguite tv americane) il nuovo programma “Two Months Two Millions”, 10 episodi da mezz’ora l’uno di emozionanti e sane partite di poker online.

Il reality avrà per protagonisti i campioni degli High Stakes su internet Dani “Ansky” Stern, Brian “Flawless_Victory” Roberts, Jay “pr1nnyraid” Rosenkrantz e Emil “Whitelime” Patel, che avranno gli occhi delle telecamere puntati mentre cercheranno di raggiungere l’obiettivo dei 2 milioni di dollari di vincite collettive in 2 mesi di gioco.

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Blocco per gli utenti italiani su PokerStars.com

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I poker players ormai erano pronti a questa notizia, che balenava in rete da mesi: da ieri – lunedì 27 Luglio 2009 ore 21:00 – PokerStars.com ha chiuso i battenti per gli utenti italiani, costretti a migrare sui tavoli virtuali della poker room .it.
Con una mail spedita a tutti i clienti, PokerStars ha annunciato la novità, sollecitando gli utenti ad effettuare il trasferimento dell’account e degli eventuali fondi tramite una funzione aggiunta appositamente al software sotto “richieste” > “passa a PokerStars.it”.
C’è amarezza tra i tanti rounders del .com, che avevano scelto questo tipo di piattaforma proprio per l’offerta di partite cash games e i tornei dai buy-in molto più sostanziosi rispetto a quelli concessi sulle poker rooms.it, senza contare la possibilità di partecipare a numerosi tornei milionari e satelliti per i grandi eventi live che continueranno a far sognare i pokeristi di tutto il mondo tranne noi italiani.
Viene ora da chiedersi quanto tutto questo sia effettivamente dovuto all’adeguamento alla nuova legge italiana, dal momento che quando quasi un anno fa è stato firmato lo schema di convenzione il passaggio degli italiani al .it era già previsto, questo lungo periodo di transizione durato mesi è stato solo una gentile concessione da parte del governo locale.
In aggiunta ci chiediamo: come verrà fatta la conversione al passaggio del conto dal .com in dollari a quello .it in euro? Per chi ha pochi dollari il problema potrebbe essere marginale, ma per quelli che hanno vinto premi sostanziosi anche il cambio potrebbe suscitare qualche preoccupazione.
Lasciando dubbi e domande aperti per le riflessioni personali, pubblichiamo di seguito il testo della mail spedita agli utenti di PokerStars:

I poker players ormai erano pronti a questa notizia, che balenava in rete da mesi: da ieri – lunedì 27 Luglio 2009 ore 21:00 – PokerStars.com ha chiuso i battenti per gli utenti italiani, costretti a migrare sui tavoli virtuali della poker room .it.

Con una mail spedita a tutti i clienti, PokerStars ha annunciato la novità, sollecitando gli utenti ad effettuare il trasferimento dell’account e degli eventuali fondi tramite una funzione aggiunta appositamente al software sotto “richieste” > “passa a PokerStars.it”.

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Russia: ora il poker non è più uno sport ma azzardo puro

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Mentre il mondo è ancora in visibilio per le recenti World Series of Poker, i poker players russi si sono visti etichettare dal governo locale come gamblers e non più come sportivi. Questa manovra legale porterà alla chiusura dei poker club del Paese, ma la cosa che al momento più preoccupa i rounders locali è il probabile stop dell’attesissima tappa moscovita dell’European Poker Tour.
Dal 20 luglio è infatti attiva un’ordinanza emessa dal ministero russo dello sport che rimuove il poker dalla lista degli sport riconosciuti; questo significa che chi verrà sorpreso a partecipare ad una manifestazione di poker al di fuori delle zone aperte al gioco d’azzardo nel territorio russo sarà passibile di reato.
Il PokerStars Europen Poker Tour rischia quindi ora di perdere la sua tappa di apertura a Mosca, prevista dal 17 al 23 Agosto, e i dubbi si fanno ancora più forti dal momento che nessun addetto alla stampa dell’EPT o di PokerStars ha rilasciato dichiarazioni in merito alla notizia, tenendo il mondo pokeristico col fiato sospeso.
Dal lato sportivo questa notizia desta un forte rammarico in tutti gli amanti delle carte, se non altro perchè negli ultimi tempi la Russia stava sfornando numerosi talenti e campioni che mantenevano vivo lo spirito agonistico sui tavoli: ricordiamo 
il final table al WSOP 2007 di Alex Kravchenko, la conquista del tavolo finale nel 2008 al Main Event delle World Series of Poker di Las Vegas e Londra e la recente vittoria del braccialetto da parte di Vitaly Lunkin nel torneo $40.000 No Limit Hold’em, soltanto per citarne alcuni.

Mentre il mondo è ancora in visibilio per le recenti World Series of Poker, i poker players russi si sono visti etichettare dal governo locale come gamblers e non più come sportivi. Questa manovra legale porterà alla chiusura dei poker club del Paese, ma la cosa che al momento più preoccupa i rounders locali è il probabile stop dell’attesissima tappa moscovita dell’European Poker Tour.

Dal 20 luglio è infatti attiva un’ordinanza emessa dal ministero russo dello sport che rimuove il poker dalla lista degli sport riconosciuti; questo significa che chi verrà sorpreso a partecipare ad una manifestazione di poker al di fuori delle zone aperte al gioco d’azzardo nel territorio russo sarà passibile di reato.

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Poker Hall of Fame: scelti dal pubblico i dieci finalisti

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Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.
Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.
La commissione della Poker Hall of Fame aveva stilato una lista di caratteristiche necessarie per acquisire il diritto all’entrata tra le stelle: aver giocato High Stakes, aver sostenuto competizioni contro i migliori professionisti del tavolo verde, aver gareggiato sempre ad alti livelli, guadagnato il rispetto dei colleghi e superato la prova del tempo (una singola vittoria non fa di un player un campione!).
Celebri esclusi, non per non aver soddisfatto i requisiti richiesti ma soltanto per non essere rientrati tra i primi dieci, due nomi che hanno rivoluzionato l’approccio al poker dei nuovi giocatori, David Sklansky e Mike Caro.
Ad agosto, una giuria composta da quindici attuali membri della Poker Hall of Fame e quindici giornalisti effettuerà la difficile scelta tra i poker players della top ten, ma soltanto durante il final table del Main Event conosceremo il nome della prossima leggenda delle carte.

 

Insieme alla fine del World Series of Poker e in attesa del tavolo dei November Nine, sono finalmente stati resi noti i nomi dei dieci migliori poker players al mondo che a furor di popolo meriterebbero di entrare nella storia del gioco con la loro presenza nell’ambita Poker Hall of Fame. Una commissione di giornalisti e tecnici del settore valuteranno poi queste nomination e sceglieranno i campioni secondo loro più meritevoli di tale titolo.

Anche quest’anno, purtroppo, nessun rounder del Vecchio Continente è stato scelto per la stanza delle poker legends, ma i dieci candidati sono nomi universalmente riconosciuti per essere dei veri fuoriclasse: partendo dai famosi Daniel Negreanu e Phil Ivey, passando per big come Tom McEvoy, Tom “Durrrr” Dwan e Scotty Nguyen, gli amati Mike Sexton, Barry Greenstein e Erik Seidel, fino ad arrivare a Dan Harrington e Men “The Master” Nguyen.

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Mercato dei giochi: 4,1 miliardi raccolti a giugno

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Tra gli italiani sale la febbre del gioco: inarrestabile, in barba a tutte le voci che parlano di crisi, il popolo del Bel Paese ama il gambling e dimostra sempre più passione verso i giochi classici e gli skill games.
È per la precisione 4.114 milioni di euro la cifra che è stata spesa dagli italiani nel mese di giugno: come al solito, gli apparecchi da intrattenimento (le varie slot machines e i videopoker) hanno la meglio su tutti gli altri giochi, con 1.994 milioni di euro, quasi il 50% del totale; seguono lotterie, Lotto e Super Enalotto, con una raccolta che corrisponde ad oltre il 35% e le scommesse sportive con 197 milioni di euro (il 4,79%).
Ciò che però interessa a noi poker players è la leggera inflessione del mercato del poker online: infatti, dopo nove mesi con il segno più, a giugno c’è stata una piccola battuta d’arresto (-4,9%), probabilmente dovuta al proliferare di tornei live sotto le stelle che d’estate si svolgono in tutta l’Italia. La raccolta corrisponde comunque a ben 188,5 milioni di euro, confermando la passione per le carte e gli skill games.
Secondo i sondaggi svolti negli scorsi mesi volti a spiegare il successo del poker online, ciò che gli italiani amano di più è proprio la componente di abilità che può far volgere una partita a proprio favore nonostante la sorte avversa e quando le carte non ci sono amiche.
A differenza dei vari giochi come le slot machines, infatti, il poker richiede studio costante, comprende componenti di psicologia, matematica, statistica ed è un gioco in cui il player è coinvolto attivamente e non è uno spettatore passivo dei capricci della fortuna.
Ecco quindi perchè il poker è a tutti gli effetti uno sport e ci piace ed appassiona così tanto, l’azzardo e la fortuna in fondo sono solamente due piccoli tasselli di quell’immenso puzzle che è il mondo del poker.

Tra gli italiani sale la febbre del gioco: inarrestabile, in barba a tutte le voci che parlano di crisi, il popolo del Bel Paese ama il gambling e dimostra sempre più passione verso i giochi classici e gli skill games.

È per la precisione 4.114 milioni di euro la cifra che è stata spesa dagli italiani nel mese di giugno: come al solito, gli apparecchi da intrattenimento (le varie slot machines e i videopoker) hanno la meglio su tutti gli altri giochi, con 1.994 milioni di euro, quasi il 50% del totale; seguono lotterie, Lotto e Super Enalotto, con una raccolta che corrisponde ad oltre il 35% e le scommesse sportive con 197 milioni di euro (il 4,79%).

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Poker Reality, la nuova tendenza televisiva

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Ci avete mai pensato a un Reality di Poker? Sicuramente leggendo il titolo la vostra attenzione è stata catturata dall’ennesima novità nell’ambito pokeristico e soprattutto ci si accorge sempre di più e giorno dopo giorno che oramai questo sport sta diventando molto amato e seguito. Tempo fa, se giocavi a Poker eri un fallito, ora sei un figo, non male come miglioramento no? La poker room online Bwin nello scorso dicembre 2008 aveva già organizzato un reality di poker ambientato a Ibiza, il PokerIsland. E’ stato il primo show italiano a mostrare in onda su Sky Sport 2 i 10 giocatori ripresi dalle telecamere, 8 uomini e 2 donne, e il vincitore del reality si aggiudicava la partecipazione al prestigioso evento “Aussie Millions Poker Championship” di Melbourne, e un viaggio per 2 persone in Australia.

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Gus Hansen lancia la sua web poker tv

Il campione mondiale di poker, Gus Hansenlancia la sua web tv. Se ne parlava già da tempo, ed ora l’intento diventa realtà. E’ la prima web tv realizzata per gli appassionati di Texas Hold’em, niente libri e blog, qui è tutto da vedere e sul proprio computer. Un progetto innovativo e interessante che rende felici milioni di appassionati di questo gioco, sia che siano fan o meno di Gus. Questa tv propone un’ora di filmati al giorno tra strategie, partite memorabili e interviste. Il canale è in inglese, ma anche se non capite bene la lingua, vale la pena comunque di darci un’occhiata, le mani delle partite mostrate non hanno bisogno di parole.

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Gioco Digitale e i suoi giocatori aiutano l’Abruzzo

Dalla foto vedete le scosse su un grafico, ma quello che rappresentano, sono immagini crude da voler sempre evitare di vedere. Abbiamo già informato i nostri lettori dell’iniziativa della poker room Gioco Digitale, che ieri ha promosso un torneo speciale “Una mano per l’Abruzzo“,  per raccogliere fondi in sostegno alle persone colpite dal terremoto in Abruzzo, avvenuto tra la notte di domenica 5 aprile 2009 e lunedi 6 aprile 2009. Moltissimi giocatori anche di altre poker room, si sono riuniti per partecipare e contribuire a questo concreto evento. Il torneo è iniziato alle ore 21.30 con 20.000 euro garantiti, con iscrizioni di 50 euro, tra cui 10 euro donati in beneficenza e raddoppiati da Gioco Digitale.

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Codacons contro il poker online

Codacons, difende e tutela i consumatori italiani, e anche sul Poker si sono scagliati bruscamente più volte, definendo questo sport come “gioco d’azzardo”. Lo era un tempo, ora non più. L’associazione non ha digerito tutte le norme attuate negli ultimi anni dallo Stato Italiano, che ha legalizzato il gioco del Poker in tutti i suoi contenuti, sopratutto dando licenze a poker room online per sviluppare tornei. Secondo il Codacons, il Poker è un danno alla persona fisica e a chi le sta accanto, e vi è un elevato rischio di assuefazione al gioco, pericolo di rovinare famiglie con elevati debiti, suicidi e altro.

Siamo nel 2009, e il Poker è diventato uno sport di abilità e tecnica a tutti gli effetti, e ogni poker room ha il dovere di tutelare i suoi giocatori, trasmettendo una cultura di passione e piacere, non certo di dipendenza dal gioco. Lo Stato controlla ogni giorno e in ogni dettaglio, il corretto svolgimento di tornei di poker online e l’adeguato funzionamento dei sofware, accertandosi anche che le regole all’interno delle poker room, rispettino le leggi italiane in vigore. E’ importante diffondere la filosofia del gioco responsabile per operatori e giocatori.

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Nasce Federpoker, la federazione unica del poker italiano

Il movimento del Poker Sportivo Italiano è in continua espansione, grazie soprattutto al proliferare di Poker Room online che permettono a professionisti e principianti di misurarsi con questo meraviglioso mondo.

Purtroppo, però, fino ad oggi si è sentita la mancanza di regole chiare valide per tutti gli operatori del settore, con conseguente confusione generale poco apprezzata dalle Istituzioni. Di qui l’esigenza di riunire le varie realtà in un’unica associazione che possa garantire il massimo della trasparenza con una legislazione valida per tutti.

Nasce così la Federpoker, un’associazione che da ora in poi vedrà lavorare fianco a fianco i rappresentanti delle maggiori federazioni italiane, che abbandonate la proprie sigle, si uniscono sotto un unico nome.

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