Daniel Negreanu, un “ritorno” gradito

Spread the love

Daniel Negreanu è sempre stato uno dei giocatori di poker più apprezzati, fin dal suo esordio ai tavoli verdi. Il suo ritorno alla vincita nel corso delle World Series of poker, per molti appassionati, è stato davvero un fatto incredibile.

Daniel Negreanu e il poker

Non perché mancassero fiducia nelle sue capacità ma perché non è stato un campione costante soprattutto negli ultimi tempi. Daniel Negreanu ha lasciato il gioco almeno un paio di volte. Fattore che ha sempre rattristato molto coloro che guardavano a lui come uno le più esperti giocatori di poker al mondo.

Ovviamente la carriera di un giocatore di poker professionista può essere fatta da alti e bassi, sia per quel che riguarda l’attività al tavolo da gioco sia per quel che concerne ciò che accade al di fuori di esso. Ora parliamo di un campione che ha 7 braccialetti WSOP e uno score di 53 milioni in tornei live. Ma in alcuni periodi non se l’è vista bene.

E lo stesso Daniel Negreanu a sottolineare come effettivamente siano state due e ancor prima dei vent’anni le volte nelle quali ha pensato di abbandonare il tavolo da gioco. La prima intorno ai 17-18 anni quando giocava in un club privato per un debito di 8.000 dollari nei confronti di un gruppo. Fu proprio questo problema spingerlo a dedicarsi al poker in modo tale da poter restituire a chi doveva i loro soldi.

La seconda volta abbandono per un anno intero ma riparti grazie alla novità canadese dei charity casino. Questi erano delle sale da gioco itineranti che proponevano una partita 10/20. Daniel Negreanu essendo uno dei pochi sul territorio a conoscere come funzionasse riusciva ad arrivare a vincere fino a 1.000 dollari al giorno.

Una vittoria che ha appassionato

Per quanto Daniel Negreanu anni non si sia mai allontanato davvero dai tavoli da poker negli ultimi anni, va detto anche che non spiccava più come un tempo. E chi non è un fan assiduo del poker a tal punto da cercare news in tal senso, non di rado si è convinto che avesse lasciato definitivamente il tavolo verde.

E questo è forse una delle ragioni che tanto hanno reso la vittoria del suo settimo braccialetto importante. Senza dubbio per lui come giocatore ma anche per chi al poker si avvicina saltuariamente e ogni tanto ama appassionarsi alle sue vicende.

E diciamolo: è uno dei pochi che sono in grado di richiamare l’attenzione di chi si è appassionato al tavolo verde in occasione della prima grande ondata di interesse degli anni 2000.

Lascia un commento