La Scozia in ritiro con due dealer, cash game e mini tornei di poker

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Quando leggiamo certe notizie, ci rendiamo conto di essere un Paese per molti versi e molte ragioni, indietro anni luce rispetto ad altri paesi europei. Senza andare troppo lontano ed evitando di tirare in ballo esempi di natura politica o sociale, restiamo in tema di poker. Ad esempio, provate ad immaginare solo per un secondo, cosa accadrebbe e quali sarebbero i commenti della stampa nostrana, se nel ritiro della Nazionale maggiore a Coverciano si presentassero anche due dealer. Magari anche stipendiati dalla Figc. E se la sera dopo gli allenamenti, Prandelli organizzasse alcuni cash game, o mini tornei. Per i giocatori amanti del poker sarebbe il massimo: vi immaginate un tavolo con Buffon, Cassano, De Rossi, Balotelli e tanti altri? Per non parlare delle poste in gioco, visti gli stipendi certamente non da meno dei nostri azzurri.  Un’idea come detto fuori di testa se riferita al nostro paese ed al suo calcio sempre più fuori di testa, ma realistica se solo facciamo un salto oltra la Manica. L’esempio arriva dalla Scozia, terra dove il poker è osservato come un fenomeno senza pregiudizi di sorta ed ormai del tutto “sdoganato” a tal punto da essere porposto durante i ritiri dalla Scottish Football Association. Il poker porta con sé aggregazione, oltre a possedere una componente di sfida ottima e che stimola anche i meno focosi. La SFA (la federcalcio scozzese, n.d.r.) non solo non vieta ai calciatori di giocare, ma va oltre: sotto precisa indicazione del manager Craig Levein ha infatti dotato di un bel tavolo ovale da poker la sala relax dell’Hotel Mar Hall (dove alloggia la squadra a Glasgow) e portato con sé in ritiro due dealer professionisti. Ne ha dato conferma anche il vice allenatore Peter Houston: “I ragazzi amano giocare a poker, si rilassano e non si annoiano. Il poker permette di mantenere alto il morale della squadra. E’ pesante stare in hotel ore ed ore senza fare nulla. In questo modo gli stimoli del team rimangono alti ed il tempo passa più velocemente. In Scozia dunque, le provano tutte per stimolare i propri giocatori a dare il meglio di sé in campo, nei match in cui sono in ballo punti pesanti per la qualificazione ai prossimi Europei. “In vista delle prossime due partite di qualificazione agli europei la federcalcio pagherà due dealer di un casinò che saranno nel ritiro della nazionale. Uno dei giocatori più forti è Allan McGregor, è senza dubbio il migliore. Il ct è convinto di aver trovato la soluzione giusta alle lunghissime ore d’attesa dei ritiri. I ragazzi sono tutti milionari ma vi è un limite alle scommesse e si gioca sempre con poste basse. E’ solo un bel passatempo, molto divertente, nessuno gioca per soldi”. 

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