A Londra continuano le appassionanti giornate a base di poker ed emozioni per la tappa del World Series of Poker Europe, e ieri a tarda notte ancora si combatteva sul tavolo finale dell’Event 3 £ 5.000 Pot Limit Omaha.
Ad uscire vincitore dalla sfida è stato Jani Vilmunen (in foto), che è riuscito a battere in 71 minuti di heads up nientemeno che il grande (e molto stimato) campione Howard Lederer.
Ragazzi andateci piano e state attenti. Abbiamo spesso ribadito il concetto del diventare giocatore di poker professionista, ripetendo che rovinarsi la vita per fare i fighi, non serve a nulla. Oggi moltissime persone sono brave ai tavoli e si può vincere tanto una volta, come perdere il doppio della vincita in un soffio. E’ preoccupante vedere nei tornei live, come le persone, soprattutto giovani, si giochino tranquillamente e rischiando grosso, un buy-in da 200, 500 o 1.000 euro.
Dal vivo vedi il loro atteggiamento sicuro e arrogante e non badano a buttare via una paga mensile di un normale lavoratore. Il discorso vale anche per il poker online ovviamente, anche se vi sono tornei con buy-in inferiori, che accumulati possono diventare comunque tanti soldi. Il Poker va assimilato ogni giorno, e l’esperienza va alimentata con sano allenamento, equilibrando le vincite e le perdite. Per dire “mollo tutto e mi do al Poker”, occorre molta disciplina e senso dei propri limiti.
L’Event 3 del World Series of Poker Europe di scena a Londra all’Empire Casinò era il £5.000 Pot Limit Omaha, per un totale di 154 poker players. Il field comprendeva molti nomi dei migliori giocatori del panorama pokeristico non solo europeo ma addirittura mondiale, rendendo l’evento tra i più prestigiosi nella storia delle WSOPE.
Si parla di Tom Dwan, Barry Greenstein, Chris Ferguson, Dario Minieri, Annette Obrestad, Phil Hellmuth, Phil Ivey, Jeff Lisandro… insomma servirebbe una pagina intera per elencare tutti i fuoriclasse degni di nomina presenti al terzo torneo in programma a Londra.
Ci sono volute soltanto due ore e mezza ieri pomeriggio ad Erik Cajelais (in foto) per realizzare il sogno di una vita: il pro poker player canadese è infatti riuscito ad aggiudicarsi il prestigioso braccialetto World Series of Poker Europe nell’Event 2, £2.500 Pot Limit Hold’em / Pot Limit Omaha.
Cajelais ha iniziato la giornata da short stacked, ma ha subito trovato il double up a discapito del chip leader Mats Gavatin a soli cinque minuti dall’inizio del tavolo. Grazie a questo colpo, ha poi soffiato un piatto importante a Richard Gryko, prima di eliminarlo definitivamente due mani più tardi.
Dopo il successo della prima edizione, i ragazzi della poker room online Nice Hand ci invitano al secondo torneo di poker live “Tana delle Tigri”, che verrà disputato nella lussuosa cornice dell’Hit Casinò Perla di Nova Gorica da mercoledì 11 a domenica 15 Novembre.
Il programma completo prevede 4 tornei, suddivisi in un Warm Up, due Side Events e l’attesissimo Main Event, dal buy-in di € 550+50 (fee 8,25%, cap 320 players), stack da 20.000 chips e livelli di blinds da 40 minuti, una struttura quindi estremamente giocabile che permetterà ai poker players di gestire la partita nel migliore dei modi.
Gus Hansen, (in foto) guarda peplesso la sua momentanea caduta. Succede, soprattutto ai grandi campioni di avere dei periodi d’oro e successivamente sprofondare in un periodo nero e decisamente da dimenticare. Il poker player danese l’altra notte ha perso 700.000 dollari in un tavolo cash, una cifra che a uno come lui dovrebbe far ridere, ma non se accumulata ad altre perdite tutte di seguito. Non è sicuramente il momento migliore per Gus, e magari dovrebbe riprendere la sua forma mentale, fermarsi un pò per ritornare a essere grande.
Si è concluso ieri il Day 2 del secondo evento della tappa londinese del World Series of Poker Europe, e finisce il sogno per il nostro Dario Alioto: l’azzurro infatti è uscito a un soffio dai premi, piazzandosi ventesimo nel field rimanente di 22 poker players quando ITM arrivavano i primi 18.
Niente braccialetto, quindi, per per il pro siciliano del Team Sisal Poker, che ricordiamo aver già vinto un evento WSOPE nella passata edizione proprio a Londra, ma che non riesce a fare il bis nel torneo da 2.500 sterline Pot Limit Hold’em/Omaha.
Di seguito il palinsesto dei programmi televisivi dedicati al Poker, dal 21 al 27 settembre 2009:
Gli appassionati italiani del poker in tv dovranno aspettare l’inizio dell’anno prossimo per vedere riproposta su Sky Sport quello che è stato il piatto da record nel format televisivo americano “Million Dollar Cash Game“, il più ricco nella storia del poker.
Lo show vede protagonisti in ogni edizione tanti nomi di prestigio che si danno battaglia in un’avvincente partita cash di Poker Texas Hold’em: quest’anno si sono sfidati ai tavoli Doyle Brunson, Phil Ivey, Chris Ferguson, Tom Dwan (in foto) e Gus Hansen, solo per citarne alcuni tra i più noti.
È appena terminato l’evento di apertura londinese del World Series of Poker Europe e ad uscirne vincitore è JP Kelly (in foto), che vince il secondo braccialetto della carriera, dopo la brillante prestazione estiva a Las Vegas.
Il field di partenza era di 608 giocatori, per un prize pool di 608.000 sterline e un prestigioso braccialetto WSOPE che per un poker player a livello emotivo ha più valore del premio in denaro.
Dopo due intensi giorni di gara del Main Event del Poker Grand Prix, il Festival del Poker giunge al culmine (e purtroppo anche al termine) con il final table. La cornice è molto suggestiva, la stessa che ieri ospitava gli High Stakes Italy, il bellissimo giardino esterno illuminato dai faretti e seguito dalle telecamere con il commento dei tecnici.
Il field è davvero agguerritissimo, si distinguono – per fama – Todd Brunson, figlio del famoso Doyle, e Cristiano Guerra, del Team Pro di Gioco Digitale.
Ieri si è svolto al Festival del Poker di Venezia il Side Event per il Poker Grand Prix da 200+20 euro, torneo che da sempre attira un’affluenza importante di players che approfittano del buy-in accessibile per provare l’emozione di una partita ad alti livelli in una struttura importante come quella del casinò.
Innanzitutto, dobbiamo dire che ci sono stati non pochi problemi organizzativi: il cap era fissato per 150 giocatori, invece il field totale è stato di 302 poker players, una bella differenza per un torneo che doveva durare il tempo di un pomeriggio.
Qui al Casinò Ca’ Vendramin l’aria è davvero elettrizzante… tra il rumore delle chips e degli shuffle veloci dei dealer, i giocatori si sfidano ormai da ore nel Poker Grand Prix del Festival del Poker e la stanchezza inizia a farsi sentire.